domenica 6 luglio 2008
sabato 28 giugno 2008
venerdì 13 giugno 2008
venerdì 21 marzo 2008
Diario della Camminata in Amicizia, venerdì Santo, 21 marzo 2008
a cura di Marcello Benedetti
Proposta da Roberta Vicenzi e Mario Galvagni è accolta con entusiasmo da un gruppo di amici della Sezione della Sat di Mori. E’ annunciata da Roberta al ritorno della ciaspolada al Colbricon di domenica 24 febbraio.
Si parte venerdì 21 marzo alle 7; il grosso si compone a Mori Stazione ,dove si prende la ciclabile. Fanno parte dell’allegra compagnia :
Gianfranco Chizzola, Carla Galvagni, Mario Galvagni, Sergio Gelmini, Lorenza Lucca, Fabio Petrolli, Mariano Piazza, Marco Potrich, Ivone Ronz, Argia Solvetti, Diego Tranquillini, Roberta Vicenzi, Carmen Tranquillini e Marcello Benedetti, Felice Zanella, Marinella Filigrana e Carmelo Zendri.
C’è anche Patrick Reinhard, direttore generale di Argentea Spa, un’importante software house di Trento specializzata nel settore bancario, un caro amico che abbiamo casualmente conosciuto all’aeroporto di Valladolid (Spagna) il 23 luglio 2007, quando stavamo per prendere l’aereo per rientrare in Italia e causa l’annullamento del volo abbiamo dovuto fare un po’ di peripezie per il rientro. Con Roberta e Carmen avevamo concluso il Camino de Santiago mentre Patrick aveva percorso il Camino fino a Burgos ed è intenzionato a completarlo quest’anno. La Camminata in amicizia fa parte dell’allenamento per quest’estate.
Roberta ci dona un bella riflessione, che ci appendiamo al collo, in cui c’è scritto sul recto: 21 marzo 2008
Venerdì Santo
Camminata in amicizia
MORI
-
TRENTO (Duomo)
Sul verso c’è una riflessione di Joseph FOLLIET
che dice
Al termine della strada,
non c’è la strada
ma il traguardo.
Al termine della scalata,
non c’è la scalata
ma la sommità.
Al termine della notte non c’è la notte
ma l’aurora.
Al termine dell’inverno
Non c’è l’inverno
ma la primavera.
Al termina della disperazione,
non c’è la disperazione
ma la speranza.
Al termine della morte,
non c’è la morte
ma la vita.
Al termine dell’umanità,
non c’è l’uomo
ma l’Uomo-Dio.